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mercoledì, aprile 26, 2006

Ci sono problemi?

Ho saputo che un'aspirante commentatrice ha rinunciato a farmi sapere che la zuppa di pomodoro la incuriosiva molto (cioè, è stata costretta a dirmelo a voce ;o) perché non è riuscita a registrarsi su blogger. Vi chiedo, avete provato anche voi nell'ultima settimana a registrarvi per commentare e non ci siete riusciti? Perché ho notato anch'io un generale peggioramento di blogger (lentezza/impossibilità di aprire le pagine (non solo questa), modifiche al template visibili solo dopo enne ore, ecc.) e vorrei capire se i problemi stanno solo dalla mia parte o anche dalla vostra.
Se me lo scrivete qua verde.milonga@email.it ve ne sarò grata.

mercoledì, aprile 19, 2006

Zuppa di pomodoro con curry e burro d'arachidi

Ora, per piacere, non andatevene subito schifati da un'altra parte. E' una ricetta di Epicurious, neh? L'avevo salvata qualche mese fa ma non avevo mai avuto occasione di provarla (traduzione: me n'ero sempre dimenticata). Stasera l'ho fatto.

E' buona.
Strana.
Così strana che può diventare facilmente argomento di conversazione, per cui tenetela presente se invitate persone con cui avete paura di non saper cosa dire.

Agli aggettivi qui sopra va anche aggiunto: veloce. In una ventina di minuti – dall'apertura della lattina alla scodella fumante – vi togliete il pensiero; e fate pure un figurone, ché sembra cosa da spenderci almeno un'ora in cucina. Insomma un rapporto fatica-risultati come si deve.
Ho fatto naturalmente qualche piccola modifica, ma niente di sostanziale.
Per esempio, siccome per me lo standard di sugo al pomodoro è quello di mia zia, e mia zia nel soffritto ci mette una carotina, ci ho aggiunto la carotina che Epicurious aveva trascurato.
Ma andiamo per ordine: una cipolla affettata fine, la carotina di cui sopra affettata altrettanto fine, 3 cucchiaini di curry in polvere (vedete voi: anche di più, o di meno, a seconda di come vi piace e di quanto è forte il vostro curry), una lattina di polpa di pomodoro, una tazza di brodo (pollo o verdure, a scelta), 3 cucchiai di burro d'arachidi senza zucchero sciolti in una tazza d'acqua calda. Pepe e peperoncino a piacere. Un mazzetto di coriandolo fresco da tritarci sopra, a mo' di prezzemolo, alla fine.
Il procedimento è ovvio – la cipolla e la carota vanno soffritte adagio adagio; quando sono ben appassite si aggiunge il curry e si fa un po' tostare, in modo che faccia sentire di cosa è capace. Poi si mettono i pomodori e il brodo, e si lascia pippiare per una decina di minuti. A questo punto potete a.lasciare così, per una cosa chunky, come direbbero gli americani; b.frullare tutto, per una vellutata molto chic; c.frullare solo in parte, per non scontentare nessuno. Quando avete fatto, aggiungete il burro d'arachidi diluito e date ancora un cinque minuti di cottura. Scodellate, cospargete di coriandolo tritato al momento e sedetevi a tavola in quattro.
Domani a pranzo vi saprò dire se il giorno dopo è più buona che appena fatta :-)

Premesso che nella versione vellutata è buonissima anche fredda, ho già pensato a queste varianti:
- una puntina di zenzero in polvere
- un bricchetto di latte di cocco invece del brodo (aggiustare di sale)
- un pugno di riso lessato, idealmente basmati, aggiunto alla fine insieme al burro di arachidi.
- un cucchiaio di yogurt bianco intero come guarnizione in ogni fondina (perfetto se avete ecceduto col peperoncino).
Nei commenti alla ricetta, su Epicurious, qualcuno ha citato anche una spruzzata di succo di limone (veramente lì dicevano lime), che mi sembra a buonsenso un'ottima aggiunta.

Aggiornamento (19 aprile)
A tutte le qualità già magnificate ieri, aggiungo che sì, il giorno dopo è ancora più buona e quindi ideale da preparare in anticipo, naturalmente aggiungendo il coriandolo solo al momento (la meraviglia di arrivare a casa più o meno trafelati dieci minuti prima degli ospiti e sapere che almeno un piatto è già pronto).
Stasera, per la precisione, l'ho modificata in questo modo:
- ho aggiunto 5og di cuscus ammollato in 50ml di acqua bollente salata (dose per 1 porzione). Il cuscus ha continuato a gonfiarsi anche dopo averlo versato nella zuppa, che così si è piacevolmente inspessita.
- ho rifinito il tutto con due cucchiai di yogurt bianco intero e qualche goccia di olio di sesamo.
- in definitiva è buonissima anche senza coriandolo (lo dico per Ingrid questo :-).

lunedì, aprile 10, 2006

Insalata di pesche noci alla thailandese

Siamo ancora fuori stagione, ma questa ricetta mi stuzzica così tanto che quasi quasi mi compro una lattina di pesche sciroppate – ugh!

Mmm, però prima di dirvi com'è e come non è, vi devo raccontare di una cosa assurda che ho mangiato una volta in un ristorante di fiducia ( fossi stata in un altro posto, non l'avrei nemmeno assaggiata). Immaginatevi una serie piuttosto sapida di tranquilli antipastini di mare – crostino di polenta con moscardini affogati, insalata tiepida di calamari e gamberi, acciughina marinata, eccetera. A interrompere questa bella teoria, una mezza pesca (sciroppatissima: eravamo in febbraio) ripiena di tonno, maionese, formaggio e non so più cos'altro. Una ricetta olandese, secondo il maître. Be', non ci crederete, ma era meno immangiabile di come suona adesso – diciamo non così totalmente disgustosa.

Vabbe'. Ecco la ricetta, che non ricordo più dove ho trovato (ma tanto, l'ho già modificata un bel po': l'originale prevedeva che ci fossero anche dei – ewwwwww – capellini lessati).
Due tazze ciascuno di: pesche noci snocciolate e tagliate a fettine; cavolo bianco da insalata tagliato finofino; carne di pollo cotta (lessata o arrosto, se vi avanza) ridotta a sfilacci. Ancora: mezza tazza ciascuno di: peperone rosso e/o giallo a cubetti, cetriolo spurgato e affettato trasparente.
Questo bendiddio va messo in una ciotola e cosparso – ché finora non s'era ancora capito cosa c'avesse di tanto stuzzicoso – con una salsetta thai così composta: un quarto di tazza di burro d'arachidi (quello senza zucchero) diluito con un quarto di tazza d'acqua tiepida; 2 cucchiai ciascuno di succo di lime e di salsa di soya; 2 spicchi d'aglio, tritati se vi sentite avventurosi; 1 cucchiaio di zucchero, preferibilmente di canna, e peperoncino sbriciolato a piacere.
A buonsenso, preparerei la salsa in anticipo e la lascerei tranquilla per un'oretta, in modo che i vari ingredienti si conoscano e facciano un po' d'amicizia. Se l'aglio l'avete messo a pezzetti perché volete restare baciabili, levatelo prima di condire l'insalata.
Sempre a buonsenso, direi che l'insalata condita può beneficiare anche lei di una sosta, stavolta in frigo, sempre per favorire la concordia tra le parti.
Non ci starebbe male, secondo me, anche una spolveratina di arachidi tritate, tanto per rendere la consistenza più interessante.

Proverei a sostituire la pesca noce col mango, se ne trovassi uno un po' gustoso.
Secondo voi, quale altro frutto si può usare, nell'attesa di una stagione più clemente?

venerdì, aprile 07, 2006

Maltagliati piselli e zafferano

Sono quasi le otto e mezza.
Sono uscita dall'ufficio mezz'ora fa.
Sono talmente camurriosa che, nonostante l'ora tarda, non ho nemmeno un po' di fame; ma so che non mi devo fidare, altrimenti finirò a mezzanotte a strafogarmi di biscotti.
Apro il frigo. L'imperativo di stasera è la rapidità. Voglio qualcosa da preparare in due minuti, che non richieda troppo pensiero, e che sia un po' più invitante di una minestrina.
C'è un sacchetto di Piadina Riccione aperto. Ma la pizza di piadina me la sono fatta ieri sera. C'è un frigoverre con dei piselli ex surgelati, che ho lessato per la pasta fredda mangiata ieri. Um.
Metto su l'acqua per la pasta, che non si sbaglia mai. Taglio un pezzettino di burro e lo metto a sciogliere in padella. Aggiungo una punta di scalogno tritato Ducros, che sia benedetto. Quando inizia a soffriggere metto i piselli, lascio insaporire e poi spolvero con quel misto di aromi Star alle verdure e zafferano, che ancora non avevo provato. Niente sale perché c'è lì dentro. Aggiungo due dita d'acqua, spicco il bollore e spengo. Nel frattempo l'acqua ha avuto la bontà di bollire. Sale, poi un etto scarso di maltagliati Coop all'uovo, che dovrebbero metterci solo 5 minuti. Quando sono quasi cotti, li scolo non troppo e li faccio saltare in padella, che si bevano quel po' di brodino allo zafferano. Di piselli ce n'erano parecchi, quindi vengono due belle porzioni. A quella che mi servo nella ciotola gialla aggiungo un po' di parmigiano. L'altra la stipo per un pranzo in ufficio. L'assaggio così, è buona anche senza formaggio.
Due minuti dopo sono raggomitolata sul divano con la ciotola gialla e calda fra le mani, e Priscilla sui piedi che fa le fusa. La camurria della giornata inizia a svanire. E la pasta è proprio buona, sicuramente all'altezza di una cena normale, magari con degli amici.
Mi devo segnare la ricetta.

giovedì, aprile 06, 2006

Prova

prova – scusate.
sto controllando se riesco ad aprire il frigo via mail.

martedì, aprile 04, 2006

Un altro blog?

Figlioli, siamo milioni. Decine di. Che differenza vorrete che faccia, un altro blog in più. Questo, poi, sarà o dovrebbe essere un blog di servizio. Che non vuol dire che c'avrà un ingresso separato, più bruttino e meno prestigioso di quello principale. Vuol dire che dovrebbe servire. Essere utile. Ci scriverò su le ricette che sperimento, soprattutto quando arrivo a casa la sera scazzata stanca e affamata (e meno male che per la gatta basta aprire una scatoletta). Ma anche quelle che improvviso quando sono in stato di grazia, e voglio stupire il mio amore e legarlo a me indissolubilmente con la potenza di un filtro magico (be').

Insomma, prendete la forchetta e assaggiate pure. Vi piace, non vi piace, avreste messo più zenzero, l'avreste salato di meno, l'avreste cotto di più, l'avreste buttato in pattumiera senza neanche annusarlo - scrivetemelo nei commenti, vi prego.

Vado ad accendere il fuoco.