Buona domenica!
(e cos’altro dovrei
dirvi? Scusate i tre anni di silenzio? Ciao a tutti, ho appena fatto l’ennesimo
trasloco? Sapete che c’è, nel frattempo mi sono pure sposata?)
No. In medias res (come diceva uno che ne sapeva parecchio). Buona
domenica quindi, e, anche, la volete una ricetta buonissima?
Questa è la terza torta che faccio nella casa nuova. La prima è venuta
benino ed è sicuramente una ricetta interessante, ma il risultato non mi ha
soddisfatto del tutto e, insomma, la voglio riprovare (sono partita da qui,
modificando qualcosina).
La seconda è stata un disastro, ma ha preparato in un certo senso il successo della terza. Perché è un'intera settimana che sono ossessionata da questa torta, che mi è tornata in mente dopo aver trovato in rete la disastrosa versione. È la torta
basca o gâteau basque o la CalorieDiUnaGiornataTutteInUnaFetta. La prima volta che l’ho
assaggiata, qualche eone parecchi anni fa, me l’aveva preparata quella pasticciera sopraffina
della Bibi: dirvi che me la ricordo ancora dovrebbe testimoniare abbastanza
della sua bontà :P
E ieri finalmente ho provato a farla anch’io.
Potevo telefonare alla Bibi per farmi dare la ricetta? Sì. Invece
(l’ossessione è una brutta bestia) mi sono intestardita su tre o quattro blog di persone che seguo e stimo, e alla fine ho impastato insieme due
ricette diverse e insomma eccola qui.
(in versione mini perché ci mettono meno tempo a cuocere, perché son più carucce e poi, sostanzialmente, perché sì :)
Tortine basche
(per 10 tortine)
Per la pasta:
la ricetta originale è di Tartelette
- 300 g di farina
- 2 cucchiaini di lievito
- 1 uovo
- 3 tuorli
- 150 g di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 200 g di burro
- Una fialetta di aroma vaniglia
Come Tartelette, anch’io ho fatto tutto a mano, in una ciotola con una frusta e una spatola, perché il mitico kenvuddone era momentaneamente non
disponibile. Son lieta di informarvi che ci vogliono cinque minuti netti :)
- In
una ciotola pesate la farina, aggiungeteci lievito e sale e mescolate con una frusta per eliminare eventuali grumi.
- Fate
sciogliere il burro.
- In
un’altra ciotola sbattete uovo e tuorli con lo zucchero fino a montarli un po’
(lo sbattitore elettrico qui è una buona idea). Aggiungete il burro fuso e
tiepido e l’aroma di vaniglia e mescolate bene.
- Unite
il miscuglio di farina lievito e sale e incorporatelo aiutandovi con una
spatola di silicone. Il composto resterà molto morbido, non fatevi tentare ad
aggiungere altra farina perché un’oretta di frigo compirà la magia :)
Per la crema:
la ricetta originale viene da Mercotte ed è firmata
nientepopodimeno che da Pierre Hermé :)
- ¼ di litro di latte intero
- 20 g di semolino
- 65 g di zucchero di canna (cassonade)
- 1 tuorlo
- 15 g di farina
- 65 g di panna liquida
- Mezza fialetta di aroma vaniglia
- 2 cucchiai di rum scuro o di maraschino
E poi:
- 20 amarene sciroppate o un vasetto di marmellata di amarene
Per dorare:
- 1 tuorlo
- Un goccio di latte
- Un pizzico di sale
- Portate
il latte all’ebollizione con l’aroma di vaniglia, versate il semolino a pioggia
e fate cuocere 5 minuti rimestando molto spesso. Aspettatevi che il semolino si
addensi un po’, ma senza esagerare.
- In
una ciotola resistente al calore sbattete il tuorlo con lo zucchero e unitevi
la farina.
- Trascorsi
i 5 minuti versare qualche cucchiaiata del composto di semolino nella ciotola
con l’uovo e mescolare bene per temperarlo, quindi trasferite tutto nella
casseruola col semolino e rimettete sul fuoco.
- Rimestate
continuamente e con una certa energia perché adesso la crema si addenserà
subito e tenderà ad attaccarsi al fondo della pentola. Lasciate cuocere qualche
minuto.
- A
parte, fate bollire la panna e aggiungetela alla crema, mescolando bene.
- Fuori
dal fuoco unite il liquore. Trasferite in una ciotola, coprite con la pellicola
appoggiandola alla superficie della crema e lasciate raffreddare.
Quando la crema sarà fredda (c’è sempre il sistema del bagnomaria freddo
se avete fretta, ma in tal caso lasciatela nella pentola e rimestatela spesso),
riprendete la pasta dal frigo. Sorpresa! L’impasto morbido si sarà trasformato
in una quasi-pasta frolla.
- Nella prima coppetta di uno stampo da muffin imburrato, versate una cucchiaiata abbondante di composto,
quindi con le dita premetelo sul fondo e sulle pareti in uno strato non troppo
spesso, ottenendo una tartelletta di cui rifilerete il bordo con la spatola di
silicone.
- Bucherellate
il fondo con una forchetta, riempite con un cucchiaio di crema e nascondetevi
dentro due amarene, sgocciolate ma non troppo; oppure stendete un po’ di
marmellata sul fondo bucherellato della tartelletta prima di versarvi la crema.
- Prendete
un’altra cucchiaiata di composto e spianatela sul palmo della mano: state stendendo il
"coperchio" della tartelletta. Appoggiate il coperchio sulla tartelletta premendo per sigillare i
bordi, quindi rifilate l’eccedenza con la spatola di silicone.
- Proseguite
così fino a esaurimento degli ingredienti: a me son venute 10 tortine ed è
avanzato un cucchiaio di crema scarso.
Se la pasta diventa troppo morbida mentre la lavorate, rimettetela
semplicemente in frigo per una decina di minuti, altrimenti i coperchi sono
difficili da realizzare.
Non preoccupatevi troppo della chiusura, la morbidezza della pasta e la
presenza del lievito salderanno insieme i bordi e vi prometto che non ci
saranno perdite :)
- Spennellate
le tortine con il tuorlo sbattuto con sale e latte (latte veramente un goccio).
- Accendete
ora il forno a 180°C e mentre si scalda rimettete la teglia in frigo.
- Prima
di infornare spennellate di nuovo.
- Cuocete
quindi per 15-20 minuti. In cottura le tortine si gonfieranno un po’ e diventeranno
belle dorate.
Fate raffreddare in teglia, senza provare a sformarle finché non saranno
quasi fredde.
Gustate a temperatura ambiente.
(questa ricetta finisce dritta dritta nel
repertorio delle colazioni di Vibrisse, il b&b più baffuto del mondo. Se volete sapere come procede, tenete d’occhio il blog per gli aggiornamenti :)